Google rivoluziona la Ricerca: ecco come funziona il nuovo AI Mode

Google AI Mode è la nuova modalità di ricerca basata sull’intelligenza artificiale che trasforma radicalmente il modo in cui gli utenti interagiscono con Google. Lanciata in Italia il 7 ottobre 2025, rappresenta il più grande cambiamento nella Ricerca Google dalla sua nascita.

Cos’è Google AI Mode?

AI Mode è una nuova esperienza di ricerca potenziata dal modello Gemini 2.5, progettata per fornire risposte complete, contestualizzate e personalizzate. Non si limita più a mostrare una lista di link, ma elabora direttamente una risposta sintetica con riferimenti verificabili.

Grazie a una tecnologia chiamata query fan-out, la richiesta dell’utente viene scomposta in sottotemi, elaborata in parallelo e riunita in una risposta chiara, accompagnata da link cliccabili alle fonti originali.

Come Funziona

La modalità AI è multimodale: accetta testo, immagini e comandi vocali. È possibile, ad esempio, fotografare una pianta e chiedere “Che pianta è e come si cura?”, ricevendo una risposta dettagliata con suggerimenti di cura e link di approfondimento.

AI Mode supporta inoltre conversazioni continue. Le domande successive mantengono il contesto della ricerca, evitando di dover ricominciare da capo. Le sessioni possono essere salvate e condivise tramite link, permettendo anche ad altri utenti di proseguire la conversazione.

Funzionalità Principali

  • Risposte sintetiche basate su più fonti attendibili
  • Supporto multimodale (testo, voce, immagini)
  • Contesto persistente nelle conversazioni di ricerca
  • Trasparenza: ogni sintesi include i link alle fonti
  • Condivisione delle sessioni tramite URL

Disponibilità e Rollout

Il rollout di AI Mode è iniziato a marzo 2025 negli Stati Uniti tramite Search Labs, per poi estendersi ad agosto in oltre 180 paesi in inglese. A settembre ha incluso lingue asiatiche e latino-americane, fino ad arrivare in Italia a ottobre 2025.

Oggi AI Mode è disponibile in oltre 40 paesi e supporta 38 lingue, tra cui l’italiano. È accessibile da desktop e mobile tramite il pulsante “Prova AI Mode” nei risultati di ricerca Google.

Impatto sul Mondo SEO

Per chi lavora nella SEO, AI Mode rappresenta un cambio di paradigma. I risultati sintetici riducono la visibilità dei link tradizionali e modificano la distribuzione dei click. Tuttavia, aprono nuove opportunità per i siti che offrono contenuti originali, strutturati e autorevoli.

Le strategie consigliate includono:

  • Rafforzare la reputazione del brand online
  • Ottimizzare i dati strutturati e lo schema markup
  • Creare contenuti verticali e ricchi di elementi multimediali
  • Migliorare la user experience e la leggibilità

Al momento, i dati relativi ad AI Mode appaiono nella Search Console, ma non sono ancora segmentabili come categoria separata.

Esempio Pratico di Ricerca in AI Mode

Un esempio concreto mostra il cambio di paradigma:

🔎 Ricerca tradizionale:

come migliorare la velocità di un sito WordPress

💡 Risposta in AI Mode:

Google AI Mode elabora i principali fattori di ottimizzazione (cache, immagini, hosting, plugin)
e fornisce una sintesi chiara con link a guide tecniche affidabili, come developers.google.com e
avantgrade.com, evitando all’utente di scorrere decine di risultati.

Come Prepararsi al Futuro della Ricerca

AI Mode segna l’inizio di una ricerca conversazionale e contestuale. I professionisti del digitale dovranno adattarsi a un ecosistema in cui l’AI media tra contenuto e utente.

  1. Investi nella qualità semantica dei contenuti
  2. Ottimizza per esperienze integrate multimodali
  3. Analizza il traffico AI Mode in Search Console appena disponibile

In sintesi, Google AI Mode non è solo un aggiornamento della ricerca, ma un nuovo modo di pensare la scoperta delle informazioni online.

Fonti e Approfondimenti

Considerazioni

Nel 2025, Google AI Mode definisce una nuova era della ricerca online. L’attenzione si sposta dai link alle risposte, dalla SEO tecnica alla credibilità semantica. Chi saprà adattarsi potrà emergere in un web dove l’AI non sostituisce l’informazione, ma la valorizza attraverso contesto e qualità.

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