Introduzione
Immagina di dover richiedere a un assistente virtuale di prepararti una lista della spesa basata sui tuoi gusti e sulle scorte in frigo. Se non sei chiaro nelle richieste, riceverai risultati confusi o poco utili. Questo succede spesso quando lavoriamo con l’intelligenza artificiale: bisogna saper formulare prompt precisi ed efficaci per ottenere risposte utili.
Il framework delle 6 domande offre una struttura semplice per costruire prompt AI chiari, coerenti e performanti. Attraverso sei passaggi – Trigger, Input, Transformation, Decisions, Output e Check – potrai comunicare in modo preciso con l’AI, migliorando risultati e risparmio di tempo. Scopriamo insieme come funziona e come usarlo nella pratica quotidiana e lavorativa.
Il Framework delle 6 Domande: guida pratica
Quando interagiamo con un sistema AI, spesso diamo input senza una strategia chiara. Le 6 domande aiutano a definire ogni fase del processo, come fossero le tappe di una ricetta ben organizzata.
1. Trigger: cosa avvia l’azione?
Il trigger è ciò che dà il via al processo. Può essere un comando, un evento o una richiesta. Pensalo come il campanello che suona per iniziare una conversazione.
Esempio: “Creami un riepilogo del report di vendita” è un trigger che innesca il processo.
2. Input: quali dati fornisco?
Qui specifichiamo quali informazioni l’AI userà. Più chiari e pertinenti sono gli input, più il risultato sarà utile.
Esempio: I dati delle vendite del trimestre, la lista degli articoli in esaurimento o il testo da riassumere.
3. Transformation: quale azione deve compiere l’AI?
Qui spieghiamo cosa vogliamo che l’intelligenza artificiale faccia con gli input. Può trasformare, filtrare, analizzare o sintetizzare dati.
Analogía: È come dare istruzioni a un cuoco su come preparare un piatto, specificando cosa fare con gli ingredienti.
4. Decisions: quali regole o criteri applicare?
Definiamo le condizioni che guidano il risultato. Cosa deve succedere in caso di dubbio? Quali priorità rispettare?
Esempio pratico: “Se un prodotto ha vendite inferiori a 10 unità, segnalalo come da rifornire.”
5. Output: quale risultato voglio ottenere?
Descriviamo il formato e il tipo di output che desideriamo, per esempio una lista, un riassunto, un grafico o un testo esplicativo.
6. Check: come verifico il risultato?
Infine, decidiamo come controllare la qualità del lavoro svolto dall’AI, per correggere errori o migliorare il prompt.
Può essere una revisione manuale, un confronto con dati precedenti o un test automatico.
In parole semplici
- Trigger: avvia il processo
- Input: dati forniti all’AI
- Transformation: azione richiesta
- Decisions: regole da applicare
- Output: risultato desiderato
- Check: verifica qualità
Esempi pratici nel lavoro e nella vita
- Assistente personale:
Trigger: chiedere il meteo;
Input: località e giorno;
Transformation: elaborare previsioni;
Decisions: mostrare solo se previsto pioggia;
Output: notifica testuale;
Check: verifica orario aggiornamento. - Supporto clienti:
Trigger: ricezione di un’e-mail;
Input: testo dell’email e storico cliente;
Transformation: analisi sentiment e priorità;
Decisions: escalation se problematica critica;
Output: ticket creato o risposta automatica;
Check: monitoraggio tempi risposta. - Scrittura creativa:
Trigger: richiesta di tema;
Input: titolo e riferimento stile;
Transformation: generazione contenuto coerente;
Decisions: applicare tono formale o informale;
Output: testo pronto per revisione;
Check: confronto lunghezza testo con standard.
“L’efficacia di una richiesta ben costruita è il primo passo verso un’intelligenza artificiale realmente collaborativa.”
Usare queste domande come guida ti aiuta a capire cosa chiedere e come, migliorando risultati e riducendo errori. Ad esempio, senza definire l’output chiaramente, l’AI può restituire dati troppo tecnici o incompleti.
Un esempio semplice di prompt costruito con il framework:
Trigger: Crea un riassunto
Input: testo articolo su energia rinnovabile
Transformation: generare un sommario delle idee chiave
Decisions: mantenere tono neutro, non più di 150 parole
Output: testo sintetico pronto per la pubblicazione
Check: leggere sintesi per coerenza“La potenza di un’intelligenza artificiale si misura dalla chiarezza di ciò che le chiediamo.”
Cosa c’è di nuovo
Recentemente, diverse piattaforme AI hanno incorporato strumenti che guidano gli utenti nella costruzione di prompt, basandosi su modelli simili al framework delle 6 domande. Questo rende l’interazione più intuitiva anche per chi non ha competenze tecniche.
Ad esempio, alcune interfacce visuali permettono di selezionare trigger, input e output in modo guidato, riducendo così il rischio di richieste ambigue o inutili. Questi progressi democratizzano l’uso dell’intelligenza artificiale, facilitando sia compiti semplici che processi complessi.
Considerazioni
Il framework delle 6 domande è uno strumento pratico e subito applicabile per migliorare il dialogo con l’AI. Se ti appassiona l’intelligenza artificiale, prova a costruire un prompt seguendo queste domande: ti aiuteranno ad ottenere risposte più precise e funzionali. Il primo passo? Identifica chiaramente il trigger della tua richiesta, e lascia che il metodo faccia il resto.



